[Ritornello: Arte Criminale]
Mi sono trasformato in un mc per liberarmi
Per dare vita a tutti quei fantasmi senza armi
Con la speranza che uno di loro possa salvarmi
E mi porti in un posto lontano e inizia a salutarmi
[Strofa 1: Tp Nino]
Cresciuto a pane e Tielle, passando dalle panelle alle tigelle
Dalle stelle alle stalle, dalle perle alle palle
La sento la pelle d’oca
Come fossi nudo sotto la neve che fiocca con la luce fioca
Come da pischello col cappello al contrario
Che tutt’ora porto addosso come un trofeo onorario
In questo mondo non ho un orario, non c’è
Più niente che io conti con il contagocce
Io che con once di Boom Cha trovavo ecstasy
Incastri, extrabeat che sentivo dentro come metastasi
Con Nino Panino e Dimora del Padrino
In cuffia da 10 anni e per questo mi chiami Tp Nino
Quindi no, non dimentico amici e origini
Così lontani ma vicini in contesti espliciti
Vidi geni indigeni in dì grigi in luoghi ancora sconosciuti
Che adesso son fratelli a cui devo tutti i miei attributi
[Ritornello: Arte Criminale]
Mi sono trasformato in un mc per liberarmi
Per dare vita a tutti quei fantasmi senza armi
Con la speranza che uno di loro possa salvarmi
E mi porti in un posto lontano e inizia a salutarmi
[Strofa 2: Tony Marciante]
Io porto avanti un nome, un suono, un perché, un come
Un tuono, un clichè, sono il re che cerca il trono
Come se le parole non sapessero già chi sono
Come se le corone dessero più peso a un uomo
Girano di ronda, vanno da sponda a sponda
Nell’attesa tetra e tesa che ci sia qualcosa nell’ombra
Fanno le somme e tirano le conclusioni
Pisciare fuori dal vaso ha deviato e cambiato le convenzioni
Le convinzioni, i dogmi, le leggi a cui sottopormi
Sto gregge non legge e non regge sti fogli, stai sveglio, non dormi
Cerchi la trasparenza nella tua coscienza
Se la doppia H è scienza com’è che tu la confondi
Sono come un onta le contaminazioni
E’ l’ombra di chi sfonda l’onda delle trasmissioni
E tu che la componi ti senti tra quelli buoni, santoni
Ma sei la risposta alle nostre disillusioni
[Ritornello: Arte Criminale]
Mi sono trasformato in un mc per liberarmi
Per dare vita a tutti quei fantasmi senza armi
Con la speranza che uno di loro possa salvarmi
E mi porti in un posto lontano e inizia a salutarmi
[Strofa 3: Arte Criminale]
Perché salvarvi tutti è impossibile, bile a litri
Se ognuno non protegge se stesso, tutti colpiti
Da virus e pallottole, non ha importanza, afflitti
Tra ciò che vivo e ciò che vorrei fosse, impazziti
Legati ad un cuore che pompa vene elettroliti
Sentimenti elettronici di stati mai conquistati
Lo constati nei costati, trafitti da quei soldati
Che vedi avanzare incazzati molto più che armati
Pompati, esperimenti parlanti ma incoscienti
Azzerando ogni probabile fuga di sentimenti
Lenti rilasci, l’umanità altrimenti
Ci prepariamo a girare la notte dei morti viventi
Appartenenti ai più violenti momenti del nostro ego
Che seppur scollego ne posso odire ancora l’eco
Che rimbomba come un Click Click Blown, non mi piego
Sarebbe come giocare a spararsi contro con un cieco
Bulbi oculari, irraggiungibili spazi spaziali
Razzi razziali e nazi marziani con marziali
Interessi parziali e un mondo a multinazionali
Che azzerano zazzere di ideali primordiali